"Prima di lanciare allarmi infondati
sui conti dell'Inps bisognerebbe studiare con cura i meccanismi
che hanno dato vita al riaccertamento in questione. Gli
'strumentalizzatori' di professione non farebbero fatica a
comprendere che hanno preso un grande abbaglio, ma evidentemente
la volontà di gettare discredito su una grande operazione di
giustizia voluta da Matteo Salvini e dalla Lega, come è il saldo
e stralcio dei crediti inesigibili, è più forte della volontà di
ammettere la verità". Lo dichiara il sottosegretario al Lavoro
Claudio Durigon.
"Come è stato correttamente riportato dai documenti del CIV
dell'INPS - aggiunge Durigon - le rottamazioni in questione
fanno riferimento a un periodo di competenza che va dal 2000 al
2015 e sono frutto di tre diversi provvedimenti (l'ultimo è la
legge 197/2022, governo Draghi) relativi ad operazioni su
crediti che in due casi sono riferibili a somme fino a mille
euro e in un caso per importi fino a cinquemila euro. Con questa
operazione si fa quindi chiarezza rispetto alla reale
esigibilità dei crediti e si gettano le basi per sostenere
concretamente gli interventi a favore di lavoratori, famiglie e
pensionati". "A chi in queste ore parla di danni ai lavoratori -
prosegue Durigon - rispondiamo con i fatti. Il nostro governo ha
lavorato e continuerà a farlo perseguendo un solo interesse: la
tutela dei lavoratori. Nessuno vuole mettere le mani in tasca ai
cittadini: al contrario abbiamo tagliato le tasse per aumentare
il loro potere d'acquisto. Chi ritiene che aver stralciato
posizioni vecchie anche di 25 anni, per importi di mille o fino
a 5 mila euro, sia un'operazione ai danni della collettività,
evidentemente ignora, volutamente, le difficoltà che vivono
tanti cittadini a causa delle politiche fallimentari della
sinistra, quelle sì incapaci di aiutare chi ha bisogno".
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