"Il Dfp indica come leva di crescita
nel triennio 2025-2027 la domanda interna, e quindi i consumi.
Una scelta condivisibile nelle intenzioni, ma che necessita di
politiche concrete di sostegno". Lo ha detto Confesercenti in
audizione in commissione bilancio al Senato che chiede "un
intervento fiscale mirato a ridurre il carico su famiglie e
imprese, soprattutto quelle di dimensioni minori, mentre misure
aggiuntive possono essere dedicate al recupero del potere
d'acquisto, con tagli fiscali e sostegni diretti".
"Non si può più esitare sulla Web Tax: una tassa sulle
transazioni online sarebbe un efficace strumento di tutela per
l'economia reale, soprattutto per il commercio di prossimità,
che subisce la concorrenza fiscale sleale da parte dei giganti
online: oggi secondo le nostre stime, circa 8 miliardi di euro
l'anno di profitti dalle vendite online vengono delocalizzati
dalle piattaforme internazionali, sfuggendo di fatto all'erario
italiano" ha detto Confesercenti.
Urgente infine anche "combattere i contratti pirata: nei nel
settore Terziario si stima che il 50% dei contratti di lavoro
applicati agiscano in dumping rispetto a quelli presi a
riferimento per il codice degli appalti, con una differenza di
retribuzione che può arrivare fino al -32%".
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