Il Consorzio Cooperative
Costruttori ha chiuso il bilancio di esercizio del 2018 con una
perdita di 7.126.074 milioni, in miglioramento rispetto all'anno
precedente (quando si era attestata a 12.251.672 euro), e ha
raccolto risultati incoraggianti grazie alla riorganizzazione,
avviata nel 2016, che ha portato all'affitto del ramo d'azienda
lavori al Consorzio Integra.
A Bologna si è svolta oggi l'assemblea dei soci, a cui ha
partecipato anche il presidente di Legacoop Italia Mauro
Lusetti, che ha approvato il bilancio e ha riconfermato alla
guida del Consorzio Domenico Livio Trombone.
I costi di gestione, analizzando i dati, sono stati contenuti
in 4,5 milioni di euro. Il valore della produzione ha raggiunto
quota 48,4 milioni di euro, i costi di produzione 52,1 milioni.
"La natura del Ccc è essere un punto di riferimento per i
singoli cooperatori nei loro contratti e lavori - ha spiegato
Trombone - siamo stati protagonisti di una ristrutturazione
industriale. Non abbiamo ricorso a procedure o programmi
particolari, ma abbiamo riscadenzato i debiti secondo piani di
rientro. Il risultato è quello di avere una società in bonis che
garantisce altre operazioni e cooperative e che riesce a
valorizzare asset importanti".
"Alcuni anni fa grazie al progetto di scorporo e di affitto
d'azienda dal ramo industriale - ha aggiunto Lusetti - abbiamo
permesso a molte cooperative di ristrutturarsi e di continuare
ad avere la loro attività sul mercato e di salvaguardare
complessivamente un patrimonio di oltre un miliardo di contratti
di lavori pubblici e privati".
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