Le opportunità di business in
Svizzera sono state presentate oggi alla Camera di Commercio di
Verona dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera
(Ccis).
"L'Italia è il secondo partner commerciale della Svizzera, vi
esporta quasi 20 miliardi di franchi svizzera - ha spiegato
Riccardo Borghero, vice segretario generale della Ccia -.
Diversa è la situazione per la provincia scaligera: la Svizzera
occupa il settimo posto nella top ten dei mercati stranieri per
le merci veronesi con un export di 374 milioni di euro, in calo
del 3,1% nel 2018. Le nostre imprese debbono intensificare gli
sforzi per cogliere le numerose possibilità offerte da questo
Paese".
Verona esporta nella Confederazione elvetica vino,
ortofrutta, macchinari e abbigliamento. Il calo dell'export è
dovuto principalmente al comparto vinicolo e dei macchinari.
Come ha spiegato Fabrizio Macrì, segretario generale della Ccis,
la Svizzera però offre altre opportunità in particolare nei
comparti dell'edilizia, soprattutto infrastrutture pubbliche,
dei complementi d'arredo e dell'industria elettromeccanica. Non
essendo nell'Unione Europea, le esportazioni in Svizzera sono
soggette a particolari normative doganali e obblighi fiscali che
sono stati affrontati da Fabio Franceschini, responsabile Ccis
di Lugano. Al termine dell'incontro, si sono tenuti incontri
one-to-one tra gli imprenditori presenti e i rappresentanti
della Ccis.
"Questo è il primo di quattro incontri dedicato a Paesi
particolarmente appetibili - ha concluso Borghero - per le
nostre imprese: il 22 maggio presenteremo la Spagna, il 28
maggio gli Stati Uniti e il 14 giugno lo Stato di San Marino".
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