Le imprese confiscate a Messina e
provincia sono 80, secondo quanto durante l'incontro di
presentazione del progetto "O.K. Open Knowledge", presentato
stamani alla camerca di Commercio di Messina da Unioncamere e
ammesso a finanziamento dal Pon Legalità.
"Il progetto si inserisce nel percorso di miglioramento delle
competenze della Pubblica amministrazione nel contrasto alla
criminalità organizzata - spiega il presidente della Camera di
commercio, Ivo Blandina - mediante l'utilizzo delle tecnologie
digitali e l'informazione open da esse veicolate. L'obiettivo
operativo è quello di integrare il patrimonio dei sistemi
informativi dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la
destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità
organizzata e il Registro Imprese delle Camere di commercio,
nella convinzione che il riutilizzo di un'impresa sottratta alle
organizzazioni criminali e la sua piena reimmissione sul mercato
legale sia un'importante leva di contrasto all'illegalità
economica e organizzata".
I dati vengono aggiornati e resi disponibili in tempo reale.
E il progetto intende, inoltre, renderli e "utilizzabili" una
volta fatti conoscere tramite apposite azioni di animazione e
formazione.
Nell'esprimere soddisfazione per la sinergia istituzionale
posta in essere con la Camera di commercio, il prefetto di
Messina, Cosima Di Stani, ha sottolineato che "l'importanza di
promuovere la partecipazione e l'efficienza dei vari attori
coinvolti nel processo di valorizzazione delle aziende
confiscate, per potenziare l'incisività della tutela
dell'economia legale e dare ulteriore visibilità ai benefici
tangibili in favore delle collettività danneggiate dai fenomeni
criminali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA