"Spero che il 17 dicembre possano
nascere impegni reciproci che permettano di rilanciare il
settore dell'automotive, con il mantenimento di tutti i siti
produttivi, e salvaguardando i livelli occupazionali diretti e
dell'intera filiera della componentistica. Il governo farà la
sua parte anche con incentivi mirati rivolti a ritorni di
competitività sui mercati nazionali e internazionali,
focalizzati in particolare sul contenimento dei costi
dell'energia e sul sostegno al reddito dei lavoratori". Lo
afferma Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività
produttive della Camera, intervistato dal Corriere della Sera,
guardando al tavolo su Stellantis convocato al Mimit. "Il nostro
impegno è per i lavoratori e per tutto il comparto
automobilistico", assicura Gusmeroli.
Intanto il presidente di Stellantis John Elkann ha fatto
sapere che non è ancora arrivato il momento di venire in
Parlamento: "Le soluzioni ai problemi nascono dall'ascolto
reciproco e dal confronto: per questo senso ho rinnovato, date
le dimissioni del ceo Tavares, la richiesta di audizione a
Elkann. Per rappresentare la posizione del gruppo rispetto al
futuro dei siti produttivi italiani e alla salvaguardia dei
posti di lavoro", sottolinea l'esponente leghista.
Secondo Gusmeroli per contrastare la crisi dell'automotive
"occorrono più soluzioni: spostare sicuramente la data del 2035,
sospendere le sanzioni alle case automobilistiche nel 2025 che
derivano da soglie troppo alte di vendita dell'elettrico a cui i
produttori rispondono, per evitarle, abbassando le produzioni di
endotermico. È necessario abbandonare la scelta solo elettrico e
prevedere anche e-fuel e biofuel (nei quali l'Italia è leader) e
anche idrogeno. E poi intervenire sulla competitività anche con
l'aumento della deducibilità dei costi delle auto aziendali. Su
questo, il governo sta già lavorando".
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