Le conseguenze negative di Facebook,
anche i morti e il terrorismo, non sono ragioni per abbandonare
la 'mission' del social network che è quella di connettere le
persone nel mondo. E' il senso di un documento interno della
società scritto nel 2016 dal vice presidente Andrew Bosworth e
pubblicato dal sito Buzzfeed, che rischia di mettere benzina sul
fuoco nel caso Cambridge Analytica. "Connettiamo le persone.
Ecco perché tutto il lavoro che facciamo per la crescita è
giustificato - scriveva Bosworth, secondo Buzzfeed -. Tutte le
pratiche discutibili per importare i contatti, tutto quel
linguaggio sottile che aiuta gli utenti a essere cercati dagli
amici. Forse a qualcuno costa la vita perché si espone ai bulli,
forse qualcuno muore in un attacco terroristico coordinato sulla
nostra piattaforma. Ma connettere le persone è il nostro
imperativo". Bosworth, su Twitter, ora prende le distanze dal
memorandum.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA