Nessun rimpianto. Cinque anni dopo
aver fatto trapelare i documenti segreti che svelavano le
malefatte del Datagate, lo spionaggio di massa ordito su
iniziativa dei servizi Usa, l'ex 'talpa' dell'Nsa Edward Snowden
rivendica la sua sfida. Intervistato dal Guardian, centrale
nella pubblicazione di quelle carte nel giugno 2013 per il
tramite del giornalista Glenn Greenwald, Snowden - riparato in
Russia per sfuggire all' arresto in patria, dopo aver cercato
invano asilo in Islanda - osserva che la gente è ancora
"impotente" di fronte all'occhio del grande fratello del potere,
ma che almeno "ora sa". "C'è chi dice - premette - che nulla è
cambiato poiché la sorveglianza di massa esiste ancora, ma non è
così che si misura il cambiamento. Guardando indietro al 2013,
in realtà tutto è cambiato. Prima i governi e le grandi
corporation contavano sulla nostra ignoranza, ora sappiamo, la
gente è consapevole, restiamo impotenti, ma ora possiamo
provarci. E la battaglia è più ad armi pari dopo quelle
rivelazioni".
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