Era già calata la sera a La
Goulette, sobborgo di Tunisi sul mare, nel quartiere della
Piccola Sicilia quando la statua della Madonna di Trapani ha
varcato la soglia del sagrato della chiesa dedicata ai santi
Agostino e Fedele dove è stata accolta da centinaia di fedeli e
curiosi con applausi e youyous (urla di giubilo tipiche delle
donne nel mondo arabo) e poi portata in processione fino alla
sede della municipalità. Si è trattato di un evento storico. Non
accadeva infatti dal 1962, quando la processione, che un tempo
arrivava fino al mare, era stata sospesa.
Era dal 2017 che l'arcivescovo di Tunisi, Ilario Antoniazzi,
in qualche modo aveva tentato di ripristinare l'antica usanza,
un rito che si ripete ogni anno in occasione della tradizionale
celebrazione della Messa dell'Assunta a La Goulette, da sempre
modello di comunione e vicinanza tra comunità religiose diverse:
nella cittadina costiera hanno infatti convissuto a lungo
tunisini, italiani, francesi e maltesi, musulmani e ebrei
tunisini, siciliani cattolici. Ma a farla da leone nella piccola
ma vivace comunità cristiana di Tunisi, ora sono soprattutto gli
africani subsahariani, in prima fila ieri a cantare e intonare
preghiere alla Madonna. Nell'omelia, Antoniazzi, ha detto che la
processione mira a mostrare come La Goletta e la Tunisia possano
offrire un modello di convivenza tra diverse religioni e
nazionalità. A sottolineare l'importanza dell'evento il fatto
che il rito sacro sia stato officiato anche dal vescovo di
Trapani, Pietro Maria Fragnelli invitato da Antoniazzi, in una
sorta di collegamento tra le due città, unite nella festa
mariana. In questo lembo di terra ove un tempo coabitavano
pescatori tunisini e siciliani, sulla piazza di fronte alla
chiesa campeggia, sulla facciata di un'edificio, un recente
enorme murales dedicato all'attrice Claudia Cardinale, cresciuta
proprio a La Goulette. Un particolare che conferma ancora oggi
il forte legame che lega Italia e Tunisia. (ANSA)
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