Il governo del presidente di
El Salvador Nayib Bukele ha accettato di ridimensionare il suo
ambizioso piano di adottare bitcoin come valuta nazionale in
cambio di un prestito di 1,4 miliardi di dollari da parte del
Fondo monetario internazionale. Secondo l'accordo, l'adozione di
Bitcoin nel settore privato sarà facoltativa, mentre le
istituzioni pubbliche ridurranno le transazioni legate alla
criptovaluta. Le tasse, ad esempio, saranno accettate solo in
dollari statunitensi.
Inoltre, il portafoglio elettronico Chivo lanciato dal
presidente Nayb Bukele ed introdotto per facilitare l'utilizzo
di Bitcoin, ridurrà gradualmente le sue operazioni,
concentrandosi di più sulle riforme fiscali ed economiche.
La revisione politica è in linea con le raccomandazioni del
Fondo monetario internazionale per stabilizzare la posizione
finanziaria di El Salvador. Così facendo, si prevede che il
debito pubblico, pari all'85% del Pil nel 2024, diminuirà,
sostenuto dalle misure di consolidamento fiscale che mirano a un
miglioramento del 3,5% del saldo primario in tre anni.
"El Salvador ha reso il Bitcoin una valuta ufficiale. Ora sta
facendo marcia indietro in cambio del prestito del Fmi" titola
il Wall Street Journal.
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