"Traditore!". Così, dopo l'attacco a Voldymyr Zelenky nello Studio Ovale, un migliaio di persone ha accolto JD Vance in Vermont. Il vice presidente ha trascorso un weekend sugli sci con la moglie Usha e i loro tre figli ma è stato costretto a cambiare resort all'ultimo minuto per ragioni di sicurezza vista la presenza di manifestanti che lo aspettavano fuori.
Al passaggio del corteo di macchine del numero due di Donald Trump diverse persone hanno urlato insulti e slogan e c'era chi reggeva un cartello con su scritto: "Vai a sciare in Russia!", mentre su un altro si leggeva: "JD credevamo che Elon fosse il presidente", in riferimento all'ingombrante ruolo giocato da Musk finora nell'amministrazione, e ancora, 'il Vermont è a fianco dell'Ucraina' o 'Imbarazzo internazionale'. Il governatore del Vermont, il repubblicano Rick Scott che non ha votato per Trump alle ultime elezioni, ha invitato alla calma.
"Spero che gli abitanti del nostro Stato ricordino che il vice presidente è qui in viaggio con la famiglia e i suoi tre figli piccoli e che anche se potremmo non essere sempre d'accordo, dovremmo essere rispettosi". Ma c'è anche chi ha attaccato Vance sui social media per "essere fuggito in una località segreta" dopo la manifestazione di protesta mentre "Zelensky è rimasto a Kiev per tutti i tre anni di guerra".
Le proteste contro lo scioccante trattamento riservato al presidente ucraino alla Casa Bianca si sono svolte anche in altre città americane, da Los Angeles a New York e Boston. Video pubblicati sui social media mostravano centinaia di manifestanti riuniti a Times Square, molti dei quali portavano sulla schiena la bandiera blu e gialla dell'Ucraina. A Los Angeles, una folla filo-Kiev si è radunata davanti a una struttura di SpaceX, una delle tante aziende di Musk, mentre proteste contro i tagli radicali voluti dal miliardario alla guida del dipartimento per l'efficienza energetica si sono svolte anche fuori dai rivenditori Tesla in tutti gli Stati Uniti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA