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'Così è morto Maradona', la foto shock al processo 

'Così è morto Maradona', la foto shock al processo 

Tensione in aula, i medici imputati accolti al grido: 'Assassini' 

BUENOS AIRES, 11 marzo 2025, 20:28

Ludovico Mori

ANSACheck
Una bandiera con l 'immagine di Maradona © ANSA/AFP

Una bandiera con l 'immagine di Maradona © ANSA/AFP

Se già prima dell'avvio del processo per la morte di Diego Armando Maradona si erano registrati momenti di tensione, con la folla che ha accolto l'equipe medica di fronte al tribunale di San Isidro al grido di 'assassini', l'introduzione del pm Patricio Ferrari ha prodotto un vero shock. "Guardate, così è morto Maradona", ha affermato il pm mostrando la foto del cadavere di 'El Diez' estremamente gonfio. "Chiunque tra gli imputati affermi che non aveva compreso quello che stava succedendo a Diego sta chiaramente mentendo. Le sue condizioni erano evidenti", ha aggiunto il magistrato con enfasi. E mentre il pm continuava ad esibire la foto, tenendola ben in alto, le figlie Dalma e Giannina sono scoppiate in lacrime, poi consolate dalla sorella Jana.

   La drammatica scena, diventata virale e rimbalzata ai quattro angoli del mondo, è andata in onda nella diretta streaming del processo trasmessa dalla Corte Suprema della provincia di Buenos Aires sul suo canale ufficiale Youtube. Il processo vede sul banco degli imputati, con l'accusa di omicidio semplice con dolo eventuale, l'intero staff medico che aveva in cura il campione argentino nei suoi ultimi giorni di vita. In tutto sono otto persone tra medici e infermieri, tra cui figura il medico curante, il neurochirurgo Leopolodo Luque. L'arrivo dei sanitari nel tribunale di San Isidro, alle porte della capitale, è stato accolto dalla folla radunatasi spontaneamente di fronte all'edificio al grido di 'assassini'.

   Ad aumentare il clima di tensione, anche l'ex moglie di Maradona, Veronica Ojeda, che si è parata davanti a uno degli accusati, la psichiatra Agustina Cosachov, scoppiando in lacrime e lanciandole una serie di improperi. Poche ore prima del processo la figlia Dalma aveva chiesto giustizia in un'intervista televisiva in cui aveva ribadito l'ipotesi di un complotto di una cerchia di potere che voleva la morte del padre. "Vogliamo che queste persone dicano chi li ha assunti, chi ha pagato i loro stipendi, chi ha gestito la casa", ha detto la giovane. Nel suo discorso introduttivo, il pm ha affermato che "a conclusione di un anno di indagini è stata costruita un'imputazione solida e senza incongruenze, basata su prove". Secondo Ferrari ci sono solide evidenze che gli imputati sono responsabili di aver provocato la morte di Maradona nel corso del ricovero domiciliare, durato dall'11 al 25 novembre del 2020, in quello che viene definito "la casa degli orrori". Il magistrato ha quindi concluso il suo intervento affermando che "la famiglia e il popolo argentino meritano giustizia". Maradona è morto il 25 novembre 2020 all'età di 60 anni per una crisi cardio-respiratoria sopravvenuta nella sua residenza del Tigre, nell'esclusiva periferia nord di Buenos Aires, dove 'El pibe de oro' era convalescente dopo un intervento chirurgico per un ematoma alla testa. (

 

 



   

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