La mancanza d'acqua e
l'impossibilità di pescare nei fiumi hanno colpito mezzo milione
di persone nella provincia di Esmeraldas, nel nordovest
dell'Ecuador, a causa della fuoriuscita di petrolio nei fiumi
che sfociano nell'Oceano Pacifico dopo la rottura, giovedì
scorso, dell'oleodotto transecuadoriano Sote. Lo rende noto il
sito all news Primicias.
Vicko Villacís, il sindaco di Esmeraldas, città portuale di
250mila abitanti, ha detto al canale televisivo Teleamazonas che
"sono state colpite 500.000 persone: una comunità idrica che
raggruppa diverse località che condividono l'approvvigionamento
della stessa centrale di potabilizzazione".
Il sindaco ha aggiunto che solo nella città da lui
amministrata, a circa 100 chilometri dal luogo in cui si è
verificato lo sversamento di petrolio, sono "213.000 le persone
colpite" e che il petrolio si è esteso attraverso gli affluenti
fino al fiume Esmeraldas, macchiando le acque del Pacifico e le
rive della località balneare di Atacames.
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