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Pechino promette battaglia. Trump: 'Aspetto che mi chiamino'

Pechino promette battaglia. Trump: 'Aspetto che mi chiamino'

Gli Usa: 'La Cina ha commesso un grande errore'. Il Dragone attacca Vance: 'Un ignorante'

PECHINO, 08 aprile 2025, 17:16

Redazione ANSA

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Trump, oggi è il giorno della liberazione © ANSA/AFP

Trump, oggi è il giorno della liberazione © ANSA/AFP

La Cina non accetterà mai la "natura ricattatoria" degli Stati Uniti e considera le ultime minacce di dazi avanzate dal presidente americano Donald Trump "un errore su un altro errore". Un portavoce del ministero del Commercio cinese, in una nota, assicura che se Washington vorrà continuare su questa strada allora Pechino "lotterà fino alla fine". Trump ha detto ieri che imporrà ulteriori tariffe del 50% se la Cina non ritirerà i suoi dazi del 34% di ritorsione contro gli Stati Uniti.

Intanto Pechino condanna il vicepresidente americano JD Vance, definito "ignorante e maleducato", per il riferimento al fatto che Washington ha preso in prestito denaro dai "contadini cinesi". La posizione "della Cina sulle relazioni economiche e commerciali bilaterali è stata resa molto chiara", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian.

"È sorprendente e triste sentire parole così ignoranti e maleducate da questo vicepresidente", ha aggiunto. Parlando giovedì con Fox News, Vance ha difeso i dazi come antidoto a un'"economia globalista" che "non ha funzionato per gli americani comuni"."Prendiamo in prestito denaro dai contadini cinesi per acquistare le cose che quei contadini cinesi producono", ha affermato ancora il vicepresidente Usa. "Questa non è una ricetta per la prosperità economica. Non è una ricetta per prezzi bassi e non è una ricetta per buoni posti di lavoro negli Stati Uniti d'America".

La guerra dei dazi e dei controdazi tra Usa e Cina si è inasprita: Trump ritiene che le tariffe possano ripristinare la base manifatturiera dell'America perduta nel corso degli anni con la delocalizzazione produttiva a favore della forte crescita dei servizi, costringendo le aziende straniere a trasferirsi negli Stati Uniti, anziché produrre i loro beni all'estero.

Si tratta di strategie, tuttavia, messe in dubbio dalla gran parte degli economisti a causa dell'arbitrarietà dei dazi, della piena occupazione e della carenza di manodopera specializzata in America in molteplici settori manifatturieri.

Il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha dichiarato alla Cnbc che la Cina ha commesso un "grosso errore" e sta giocando "una mano perdente" dopo che Pechino ha annunciato tariffe di ritorsione del 34% contro Washington. "La Cina vuole l'accordo sui dazi ma non sa come farlo partire. Aspetto la loro telefonata", ha detto Donald Trump.

 

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