Le elezioni politiche in Albania si sono svolte nel segno dell'Europa. La scelta del premier socialista Edi Rama, di puntare sull'adesione del Paese all'Ue entro il 2030, sembra sia stata quella giusta.
I primi dati confermano gli exit poll e per i socialisti si prevede una schiacciante vittoria: con circa il 30 per cento delle schede scrutinate il centro-sinistra risulta aver ottenuto 83 dei 140 seggi di cui è composto il parlamento albanese, ovvero 9 in più di quelli attuali. Ed è il migliore risultato di sempre, ottenuto dopo tre mandati consecutivi alla guida del paese.
Tre seggi del partito socialdemocratico, vicino a Rama, permetterebbero al premier di controllare la maggioranza assoluta in aula. Tonfo dell'opposizione di centro-destra guidata dall'ex presidente della Repubblica e due volte premier, Sali Berisha, che con i dati attualmente a disposizione avrebbe perso 12 seggi scendendo a quota di 51 deputati. I rimanenti tre seggi sono stati condivisi fra tre nuove forze politiche.
Lo stesso Rama, a pochi giorni dal voto aveva pubblicamente scommesso sul fatto che il suo partito avrebbe ottenuto un minimo di 78 seggi ed un massimo di 88. Abbastanza da avere la maggioranza assoluta in aula. I dati non ancora definitivi sull'affluenza al voto hanno mostrato un calo rispetto alle politiche del 2021. Dei 3,7 milioni di elettori chiamati alle urne, a votare sarebbe stato poco più del 41 per cento. C'è da considerare inoltre che il numero complessivo degli elettori includeva anche circa 1,8 milioni albanesi della diaspora, dei quali solo 246mila si erano iscritti al voto. Di essi, circa 192mila elettori (quasi il 5 per cento degli aventi diritto) hanno votato.
Le elezioni si sono svolte tranquillamente, seppur con isolati incidenti. Ma come è spesso accaduto anche nelle precedenti consultazioni, l'opposizione ha accusato brogli e compravendita di voti. E in questa occasione almeno 7 persone sono state arrestate perché sorprese a fotografare la scheda.
Nelle ultime settimane invece sono state avviate decine di inchieste da parte della procura distrettuale e della procura speciale contro la criminalità organizzata e la corruzione, per presunti casi di abusi. L'ambasciatore della delegazione europea a Tirana, nella giornata del voto, ha visitato Durazzo e Fier: "Aree - ha spiegato - in cui ci sono stati sospetti di legami fra politica e criminalità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA