Il Sudafrica ha nominato un
inviato speciale per gli Stati Uniti nel tentativo di alleviare
le tensioni tra i due Paesi, inasprite con l'inizio della
Presidenza Trump.
Il presidente Cyril Ramaphosa ha scelto Mcebisi Jonas, il quale
"condurrà negoziati, promuoverà partnership strategiche e si
impegnerà con i funzionari del governo statunitense e con i
leader del privato per promuovere gli interessi della nostra
nazione", fa sapere l'ufficio di presidenza.
Jonas, ex vice ministro delle Finanze, è finito in prima
pagina per avere accusato di corruzione l'amministrazione
dell'ex presidente Jacob Zuma nel 2015. Accusò la famiglia
Gupta, strettamente legata a Zuma, di avergli offerto una
tangente di oltre 31 milioni di dollari se avesse accettato la
posizione di ministro delle Finanze. Jonas rifiutò l'offerta che
venne fatta poco prima che il suo capo di allora, Nhlanhla Nene,
fosse licenziato da Zuma. Jonas disse che ci si aspettava da lui
che rimuovesse i funzionari chiave del Tesoro e che usasse la
sua posizione per promuovere le "ambizioni commerciali" della
famiglia Gupta. In seguito disse di avere ricevuto minacce di
morte se avesse rivelato l'incontro
Jonas ricopre attualmente la carica di presidente non esecutivo
della multinazionale di telecomunicazioni Mtn Group.
Le relazioni tra Stati Uniti e Sudafrica, caratterizzate da
alti e bassi nel corso degli anni, hanno toccato il fondo con il
taglio degli aiuti al Paese da parte di Trump. In un post di
alcuni giorni fa, Trump ha ribadito la sua intenzione di
boicottare il prossimo vertice del G20 2025 che si terrà in
Sudafrica alla fine dell'anno.
Trump ha anche condannato il Sudafrica per aver portato
Israele davanti alla Corte penale internazionale e il mese
scorso gli Stati Uniti hanno espulso l'ambasciatore del
Sudafrica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA