Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha rinnovato i suoi attacchi al giornalista Glenn Greenwald, tornando a minacciare per lui la prigione per aver pubblicato le intercettazioni delle telefonate tra l'attuale ministro della giustizia e personaggi coinvolti nella super inchiesta sulla corruzione Lava Jato. Secondo i media, al presidente è stato chiesto se il giornalista potesse essere espulso in base a nuove regole che prevedono l'espulsione immediata per gli stranieri ritenuti "pericolosi" o che violino la Costituzione. Secondo Bolsonaro, Greenwald non rientra nella casistica perché è residente in Brasile, sposato con un brasiliano con cui ha adottato dei figli insieme. Ma poi ha aggiunto che "forse sarà imprigionato qui in Brasile". "Per trattenere qualcuno è necessario presentare prove a un tribunale che dimostrino che sia stato commesso un crimine.
Quella prova non esiste", ha risposto Greenwald. L'Associazione brasiliana di giornalisti ha condannato le parole del presidente.
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