Il presidente della Colombia,
Gustavo Petro, ha detto che il cartello messicano di Sinaloa "è
l'attuale capo dell'Eln", ovvero l'Esercito di liberazione
nazionale, formazione guerrigliera responsabile delle violenze
nel Catatumbo, la regione colombiana al confine con il
Venezuela.
"I capi di queste strutture non sono comandanti colombiani,
sono quelli che acquistano la cocaina, i messicani. Il cartello
di Sinaloa è l'attuale capo dell'Eln", ha detto Petro in un
discorso nella città di Bucaramanga, nel nord -est del paese
sudamericano. Le violenze nel Catatumbo hanno già causato oltre
50mila sfollati e decine di morti e desaparecidos.
La Colombia è il paese che produce più cocaina al mondo,
davanti a Perù e Bolivia e, da almeno un decennio, riporta
Deutsche Welle in lingua spagnola, sono noti i legami tra i suoi
gruppi armati ed il cartello messicano di Sinaloa, fondato da
"El Chapo" Guzmán, "El Mayo" Zambada, entrambi detenuti negli
Stati Uniti, e da Esparragoza "El Azul" Moreno, dato per morto
11 anni fa anche se il suo decesso non è mai stato confermato
ufficialmente.
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