In risposta alla minaccia
degli Stati Uniti di imporre dazi generalizzati del 25% sulle
esportazioni di acciaio verso il Paese, l'associazione che
riunisce 60 imprese siderurgiche dell'America latina chiede al
governo di Donald Trump un approccio più "razionale" che possa
portare a una più utile ed efficace alleanza strategica
anti-cinese. Per Alacero è infatti prioritario che il continente
possa difendersi dalle pratiche commerciali sleali di Pechino,
da anni accusata di aver inondato il mondo di acciaio generando
numerosi effetti negativi.
In una nota divulgata oggi su X, l'associazione evidenzia
come il problema a cui gli Usa cercano di dare soluzione con
dazi indiscriminati è causato dalla Cina e ne sono vittima
soprattutto le aziende siderurgiche latinoamericane.
E' "un problema di fondo su cui l'industria siderurgica
latinoamericana mette in guardia da oltre 15 anni: il commercio
sleale con la Cina, un Paese che ha adottato la politica statale
di monopolizzare la produzione globale attraverso aziende
statali e sussidi".
Per questo motivo esprimendo la propria "sorpresa" per
l'annuncio del presidente Trump di imporre tariffe
indipendentemente dalla loro origine, propone l'adozione di
misure di difesa commerciale, come l'imposizione di quote.
"Ci auguriamo che prevalga un'analisi razionale e logica e
che l'alleanza strategica che gli Stati Uniti hanno stretto in
passato con i Paesi latinoamericani possa essere riconfermata in
modo efficace", afferma l'organizzazione che rappresenta 60
aziende responsabili della produzione di 60 milioni di
tonnellate di acciaio grezzo all'anno e di 1,3 milioni di posti
di lavoro, aggiungendo che "la regionalizzazione della filiera
sembra essere la migliore difesa contro il commercio sleale da
parte della Cina e dei Paesi del Sud-Est asiatico, attraverso
l'adozione coordinata di misure tariffarie che ci consentano di
affrontare le reali minacce esistenti".
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