I familiari del prigioniero
politico venezuelano Reinaldo Araujo, del partito oppositore
Vente Venezuela, hanno denunciato la sua morte mentre era malato
e detenuto dal governo del presidente de facto Nicolás Maduro.
Araujo era dirigente del partito della leader
dell'opposizione María Corina Machado, nel comune di Valera,
nello stato andino di Trujillo ed i suoi familiari avevano
denunciato che era stato sequestrato durante una manifestazione
pacifica a Valera il 9 gennaio scorso da agenti incappucciati e
che, dalla sua scomparsa, non aveva mai ricevuto assistenza
medica per i suoi problemi di salute. Immagini video diventate
virali mostrano il momento del sequestro in strada di Araujo, 46
giorni fa.
Sua moglie, Zoraida Matute, aveva denunciato che il
commerciante e attivista politico regionale aveva una situazione
critica di salute, con gravi problemi alle gambe, ipertensione
arteriosa e altre patologie cardiache.
Nei giorni scorsi Matute aveva chiesto un'assistenza medica
urgente per Araujo, assistenza negata dalle autorità del paese
sudamericano.
"Questo si trovano ad affrontare i prigionieri politici che
oggi soffrono di molteplici patologie e sono a rischio
altissimo", denuncia Vente Venezuela, chiedendo alla comunità
internazionale di agire "immediatamente contro i criminali
contro l'umanità che oggi s'aggrappano al potere e che
condannano a morte centinaia di venezuelani".
Secondo l'Osservatorio venezuelano delle carceri almeno
venti prigionieri politici sono morti nelle prigioni di Caracas
negli ultimi anni.
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