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Milei offende disabili mentali: 'idioti' e 'ritardati'

Milei offende disabili mentali: 'idioti' e 'ritardati'

Polemiche su modifiche a criteri di assegnazione delle pensioni

BUENOS AIRES, 27 febbraio 2025, 19:24

Redazione ANSA

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Il governo ultraliberista di Javier Milei è coinvolto in una nuova polemica per aver pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un documento dove si definisce le persone che soffrono disabilità cognitive come "ritardati", includendo all'interno di questa categoria le classificazioni di "idiota", "imbecille" e "mentalmente debole".
    Il documento è annesso a una risoluzione del 14 gennaio dove vengono indicati i "nuovi criteri" nella valutazione delle disabilità psico-fisiche per l'assegnazione di pensioni di invalidità.
    Si tratta di un'iniziativa presa nel quadro delle drastiche politiche di tagli alla spesa e riequilibrio fiscale avviate dal governo Milei fin dal suo insediamento a dicembre del 2023 ma che recupera a questo fine il testo di una vecchia normativa approvata nel 1998 considerandola come "la più adeguata".
    Intervistata dall'ANSA, la docente del dipartimento di Salute Mentale della Facoltà di Medicina dell'Università di Buenos Aires, la psichiatra Silvia di Segni, ha definito la risoluzione del governo come "un'aberrante modifica della terminologia scientifica legata ai problemi dello sviluppo neurologico che dimostra una profonda crudeltà e mancanza di empatia". Di Segni sottolinea inoltre che si tratta di vocaboli "in totale disaccordo con la comunità scientifica che da decenni adotta la terminologia indicata nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), pubblicato dall'American Psychiatric Association e utilizzato in gran parte del mondo occidentale".
    In questo modo inoltre, evidenzia l'esperta, "le famiglie vengono obbligate ad accettare questa terminologia per ottenere certificati di invalidità per i propri figli".
    Diverse organizzazioni della società civile hanno chiesto al governo Milei l'abrogazione del decreto e tra queste l'Associazione civile per l'Eguaglianza e la Giustizia (Acij), la Rete per i diritti delle persone disabili (Redi), il Centro di Studi legali e sociali (Cels), e l'Assemblea permanente per i diritti umani (Apdh).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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