La Chiesa cattolica di El
Salvador ha chiesto al presidente Nayib Bukele di non
trasformare il Paese in "una grande prigione internazionale" in
seguito agli accordi con il suo omologo statunitense, Donald
Trump.
"Chiediamo alle autorità di non permettere che la nostra nazione
si trasformi in un grande carcere internazionale", ha affermato
l'arcivescovo di San Salvador, José Luis Escobar, in una
conferenza stampa.
Durante una visita alla Casa Bianca una settimana fa, Bukele ha
siglato un'alleanza che ha permesso all'attuale amministrazione
statunitense di inviare centinaia di deportati, per lo più
venezuelani, in una mega-prigione salvadoregna con una capacità
di 40.000 persone.
Trump ha invocato l'Alien Enemies Act del 1798, che fino ad ora
era stato utilizzato solo in tempo di guerra.
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