Dopo la scomparsa del Pontefice,
nella Cattedrale Metropolitana di La Paz è stata allestita una
cappella votiva in sua memoria mentre la Nunziatura apostolica
in Bolivia ha informato che è stato aperto il libro delle
condoglianze "affinché il popolo boliviano possa esprimere i
propri sentimenti verso Papa Francesco".
Lo riferiscono i principali media boliviani sottolineando
come la morte di Francesco abbia causato commozione nel paese
sudamericano da lui visitato nel 2015 e per le posizioni assunte
in quell'occasione su temi sentiti da molti boliviani come
l'accesso al mare e le rivendicazioni dei popoli indigeni.
"Come potremmo dimenticare papa Francesco, è stato uno dei
pochi, se non l'unico, a sostenere la nostra richiesta di un
accesso al mare e a chiedere perdono per i crimini commessi
contro i popoli indigeni", ha scritto l'ex presidente Evo
Morales (2006-2019) sul suo account ufficiale di X mentre
Jeanine Añez, che gli succedette alla presidenza (2019-2020) e
che dal 2021 è in carcere per un presunto golpe contro il suo
predecessore per cui è stata condannata in primo grado, ha detto
che "la sua visita nel paese nel luglio 2015 portò un messaggio
di riconciliazione al popolo boliviano e di speranza e fede al
popolo cattolico".
Nel dipartimento di Santa Cruz, la capitale economica
boliviana, è stato dichiarato un lutto di cinque giorni
lavorativi in onore della memoria di Papa Francesco "massima
autorità della Chiesa cattolica e Vicario di Cristo il cui
lascito perdurerà nella storia per la sua umiltà, semplicità,
impegno con i poveri e il suo instancabile sforzo per il dialogo
interreligioso", si legge nel comunicato diramato dal governo di
Santa Cruz.
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