Milorad Dodik, leader
serbo-bosniaco e presidente della Republika Srpska, l'entità a
maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, è stato rieletto oggi
all'unanimità alla presidenza del suo partito, l'Alleanza dei
socialdemocratici indipendenti (Snsd). Nel darne notizia, i
media regionali riferiscono che per la sua rielezione si sono
espressi tutti i 937 delegati con diritto di voto nel corso
dell'Assemblea generale del partito svoltasi a Doboj. "Lottiamo
per la libertà del popolo serbo. La costituzione bosniaca parla
del diritto dei popoli che in essa vivono, e noi ci impegnamo
per questo", ha detto Dodik, che è su posizioni
ultranazionaliste e filorusse, e che è nel mirino della comunità
internazionale per le sue crescenti aspirazioni secessioniste
con l'entità serba. Nel suo intervento dinanzi all'Assemblea,
Dodik ha ribadito la sua posizione secondo cui la
Bosnia-Erzegovina è una comunità imposta e forzata, esprimendo
l'auspicio che in futuro si creeranno le condizioni per un
accordo sulla separazione pacifica tra Republika Srpska e
Federazione croato-musulmana, l'altra entità di cui si compone
la Bosnia-Erzegovina.
L'Snsd - ha sottolineato - resta fedele al partenariato con
la Serbia, la Russia e con gli altri Paesi amici. All'Assemblea
del partito di Dodik hanno presenziato numerosi ospti
provenienti oltre che dalla Serbia anche da altri Paesi, fra cui
Russia, Ungheria, Romania.
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