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Hamas: 'A Gaza esecuzioni sommarie dei medici a marzo'

Hamas: 'A Gaza esecuzioni sommarie dei medici a marzo'

I palestinesi contestano la ricostruzione israeliana sulle uccisioni

21 aprile 2025, 08:52

Redazione ANSA

ANSACheck
Hamas:  'A Gaza esecuzioni sommarie dei medici a marzo ' © ANSA/AFP

Hamas: 'A Gaza esecuzioni sommarie dei medici a marzo ' © ANSA/AFP

La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha accusato l'esercito israeliano (Idf) di aver compiuto "esecuzioni sommarie" durante la sparatoria del 23 marzo scorso in cui sono morti 15 medici palestinesi nella Striscia.

La posizione delle autorità di Gaza è in netto contrasto con le conclusioni del rapporto dell'Idf sulle uccisioni pubblicato ieri. "Il video girato da uno dei paramedici dimostra che la narrazione dell'occupazione israeliana è falsa e dimostra che sono state effettuate esecuzioni sommarie", ha detto all'Afp un funzionario della Protezione civile, Mohammed Al-Moughair. 

Il funzionario palestinese ha inoltre accusato Israele di cercare di "aggirare" i propri obblighi imposti dal diritto internazionale. Il 23 marzo, pochi giorni dopo la ripresa dell'offensiva nella Striscia di Gaza, le truppe dell'Idf hanno aperto il fuoco sulle squadre della Protezione civile e della Mezzaluna Rossa a Rafah, nel sud del territorio palestinese.

Israele afferma che sei membri di Hamas erano a bordo delle ambulanze colpite. Tuttavia un'indagine militare interna, i cui risultati sono stati resi pubblici ieri dall'esercito israeliano, ha riscontrato una "cattiva condotta professionale", "disobbedienza" e "incomprensioni" tra i soldati israeliani in relazione alla sparatoria.

Inoltre, l'esercito ha annunciato l'imminente licenziamento di un ufficiale che quel giorno comandava le truppe sul campo e si è "rammaricato" per le vittime collaterali. "E' stato un errore, ma non pensiamo che sia un errore che capita tutti i giorni", ha affermato il generale (di riserva) Yoav Har-Even, responsabile delle indagini, durante una conferenza stampa.

Le vittime erano otto membri della Mezzaluna Rossa, sei membri della Protezione civile di Gaza e un membro dell'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. I corpi sono stati ritrovati diversi giorni dopo la sparatoria, sepolti nella sabbia, in quella che l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha descritto come una "fossa comune". La Mezzaluna Rossa palestinese ha bollato come "pieno di bugie" il rapporto dell'esercito israeliano.

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