In una cerimonia organizzata
presso la sua Residenza, l'Ambasciatore d'Italia a Sarajevo
Marco Di Ruzza ha insignito Jasmina Ovčina, rappresentante in
Bosnia Erzegovina del Comitato internazionale per lo sviluppo
dei popoli (CISP), dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine
della Stella d'Italia, conferitale dal Presidente della
Repubblica su proposta del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione internazionale.
Tra le motivazioni alla base del prestigioso conferimento, la
straordinaria efficacia e professionalità con cui la dr.ssa
Ovčina - in particolare nell'ambito del progetto
NaturBosniaHerzegovina, finanziato dall'Agenzia italiana per la
cooperazione allo sviluppo (AICS), di cui il CISP è ente
attuatore - sostiene l'impegno italiano in Bosnia Erzegovina a
favore della protezione del patrimonio naturale, della tutela
della biodiversità e dello sviluppo del turismo sostenibile.
Presenti all'evento, il Direttore del CISP Sandro De Luca, la
Direttrice dei programmi CISP per l'Europa dell'Est e l'Asia,
Deborah Rezzoagli, il personale dell'Ufficio AICS di Sarajevo e
numerosi esponenti istituzionali della Bosnia Erzegovina
coinvolti nella realizzazione delle iniziative in questione.
"Questo importante riconoscimento - ha sottolineato
l'Ambasciatore Di Ruzza - conferma l'attenzione che l'Italia
riserva alla diplomazia verde nella sua azione in Bosnia
Erzegovina attraverso un ampio ed articolato pacchetto di
iniziative, che include anche l'ormai conosciutissimo progetto
Via Dinarica. Ricordo con particolare orgoglio che la nostra
Ambasciata, proprio per il costante impegno in tale settore, è
stata aggiudicataria nel 2022 del premio Farnesina Verde. Altro
aspetto che vorrei sottolineare è il fondamentale ruolo della
società civile italiana in Bosnia Erzegovina, di cui il CISP
rappresenta sicuramente una delle espressioni più dinamiche ed
autorevoli".
Il Direttore Sandro De Luca ha sottolineato l'enorme
apprezzamento e la stima che tutti nel CISP nutrono per la
dottoressa Ovčina e tutti i colleghi e le colleghe in Bosnia
Erzegovina per la capacità di rendere concreti i valori della
solidarietà e della cooperazione lavorando per promuovere nel
Paese uno sviluppo basato sui diritti e la costruzione del bene
comune.
Emozionatissima, Ovčina ha voluto ribadire che anche in
futuro continuerà il suo impegno nel porre quei mattoni
fondamentali per costruire e tenere saldo il ponte che unisce la
Bosnia Erzegovina e l'Italia.
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