È stato avviato lo scorso 22
ottobre in Bosnia-Erzegovina il progetto "Strengthening the
Capacity and Coordination of the Judiciary and Law Enforcement
Authorities in BiH to effectively address Corruption and
Organised Crime", finanziato dall'Agenzia italiana per la
cooperazione allo sviluppo (AICS) e attuato dall'Ufficio delle
Nazioni Unite per il controllo della droga e il crimine (UNODC).
Il progetto ha come obiettivo quello di sostenere il settore
giudiziario della Bosnia Erzegovina, con focus sulla lotta alla
corruzione e alla criminalità organizzata, rafforzando le
capacità e il coordinamento delle diverse istituzioni
bosniaco-erzegovesi competenti in materia. Tra le controparti
italiane che verranno coinvolte nel progetto si segnalano il
Ministero della Giustizia, il Consiglio superiore della
magistratura, la Scuola superiore di magistratura e l'Autorità
nazionale anti-corruzione.
All'evento di lancio erano presenti il Rappresentante di
UNDOC per l'Europa sud-orientale, l'italiano Danilo Rizzi;
l'Incaricato d'affari dell'Ambasciata d'Italia a Sarajevo
Lorenzo Donatelli; la Direttrice dell'Ufficio AICS di Tirana,
Stefania Vizzaccaro; e il magistrato Edmondo De Gregorio,
componente del Gabinetto del Ministro della Giustizia. Nel suo
intervento, De Gregorio ha significativamente ricordato i
magistrati italiani - come Giovanni Falcone - che hanno dedicato
la propria vita alla lotta contro la criminalità organizzata,
indicandoli come fonte di ispirazione per le attività del
progetto.
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