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'C'è ancora domani' presentato in 8 città della Svizzera

'C'è ancora domani' presentato in 8 città della Svizzera

Messaggio ministro Tajani in occasione Giornata donne

GINEVRA, 07 marzo 2025, 10:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'Ambasciata d'Italia a Berna ha presentato ieri sera il film "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi in contemporanea in 8 città della Svizzera (Berna, Basilea, Lucerna, Zurigo, San Gallo, Ginevra, Losanna, Lugano).
    In tutto, circa 2.000 spettatori hanno assistito alle proiezioni, "a dimostrazione della grande amicizia e degli strettissimi rapporti culturali tra l'Italia e la Svizzera", osserva un comunicato dell'Ambasciata.
    La proiezione è stata preceduta dalla lettura, da parte dell'Ambasciatore Gianlorenzo Cornado e dei Consoli in Svizzera, di un messaggio del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, che si è unito al pubblico per celebrare il coraggio e la forza delle donne in tutto il mondo e per riflettere sulle sfide che ancora ostacolano il percorso verso la piena parità di genere. Il tema cruciale dei diritti delle donne è infatti un ambito prioritario dell'impegno, anche internazionale, del Governo italiano - ha sottolineato il Ministro.
    In particolare - precisa il comunicato - il Ministro Tajani ha voluto ricordare le iniziative promosse a favore delle donne e delle ragazze nel quadro dell'azione umanitaria e di cooperazione allo sviluppo del nostro Paese, a cominciare dai contesti di crisi e di conflitto come l'Afghanistan.
    Tajani ha evocato anche il tema delle mutilazioni genitali femminili, dove l'Italia è tra i Paesi più attivi nella condanna e nel contrasto a queste pratiche aberranti, come viene ripetutamente ribadito in tutti gli organismi internazionali.
    Centrale è l'istruzione - ha aggiunto il ministro - quale precondizione per garantire a tutti, soprattutto alle donne, il diritto a partecipare alla vita politica, economica, sociale e culturale del proprio Paese.
    Per questo il ministro ha ricordato nel suo messaggio di aver voluto dedicare alla memoria di Giulia Cecchettin uno dei programmi di borse di studio, indirizzato a giovani studenti di 18 Paesi in Africa, America Latina ed Asia affinché possano vivere nelle università italiane quei sogni che a Giulia sono stati così insensatamente strappati.
    Egli ha aggiunto che è proprio pensando a lei e alle tante, troppe donne vittime di questa inumana violenza, che ha fatto installare al Ministero degli Esteri e in ognuna delle nostre Ambasciate delle panchine rosse, simbolo del posto vuoto lasciato nella società da una donna vittima dell'odioso crimine di femminicidio. "Da uomo, marito, padre e nonno, non mi stanco di ribadire che l'eliminazione della violenza contro le donne è una priorità assoluta", ha sottolineato nel suo indirizzo di saluto.
    L'uguaglianza di genere è un cammino che dobbiamo percorrere ogni giorno, insieme. Un gioco di squadra in cui tutti dobbiamo dare il nostro contributo. "Noi lo facciamo e lo vogliamo fare ancora di più. Contate su di me, contate sul Governo italiano" ha concluso il ministro.
   

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