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Italia e Spagna unite per mobilità del futuro, workshop a Madrid

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Italia e Spagna unite per mobilità del futuro, workshop a Madrid

'Urban mobility 2.0', promosso da Most con l'ambasciata d'Italia

MADRID, 09 maggio 2025, 22:10

Redazione ANSA

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'Mobilità urbana 2.0. L'ascesa dei veicoli intelligenti e delle Infrastrutture intelligenti' è il workshop che si è svolta oggi all'Università Politecnica di Madrid, promosso dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), in collaborazione con l'ambasciata Italiana a Madrid e il Centro de Investigación del Transporte (TRANSyT)) dell'Università Politecnica.
    L'occasione per un dialogo tra istituzioni, università e aziende, con l'obiettivo di promuovere soluzioni innovative per una mobilità urbana più sostenibile, intelligente e accessibile e rafforzare la collaborazione internazionale tra Spagna e Italia. A dare il benvenuto a nome dell'ambasciatore d'Italia in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, è stato l'addetto scientifico dell'ambasciata, Sergio Scopetta, nel rilevare che l'evento fa parte delle iniziative promosse dall'ambasciata per celebrare la 'Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo' 2025.
    Un'opportunità "per presentare all'ecosistema spagnolo l'eccellenza italiana rappresentata dalla piattaforma Most e di cooperazione su progetti innovativi", considerate anche le aree affini di ricerca con il Centro TRANSyT creato nel 2022 dall'Università Politecnica.
    In un momento in cui le città europee sono chiamate a rispondere con urgenza alle sfide legate alla mobilità, l'incontro ha proposto uno sguardo concreto e multidisciplinare sul futuro del trasporto urbano.
    Most, ha ricordato in apertura il direttore generale Gianmarco Montanari, è nato dalla collaborazione tra 24 università e relativi centri di ricerca e 24 grandi imprese attive nell'ambito della mobilità e delle infrastrutture, da Eni a Stellantis, per accompagnare la transizione green e digitale del comparto. Ed è un progetto, finanziato dal Pnrr, che rappresenta un'importante fetta industriale del Sistema Paese, con oltre 600mila dipendenti e 300 miliardi di fatturato.
    Fin dalle prime battute del workshop è emersa una consapevolezza condivisa: il cambiamento in corso non è solo tecnologico, ma culturale, normativo e infrastrutturale. I veicoli autonomi, già presenti in numerosi progetti sperimentali in Europa, rappresentano oggi una leva trasformativa che va oltre la guida automatica e tocca temi come l'interazione tra mezzi e infrastrutture, la raccolta e gestione dei dati, e l'impatto sull'organizzazione urbana.
    Accanto allo sviluppo tecnologico, grande attenzione è stata dedicata alla mobilità condivisa, supportata da piattaforme digitali e basata sull'integrazione di diversi mezzi e modalità, che è vista come una delle risposte più concrete alla congestione urbana, all'inquinamento e alle disuguaglianze di accesso.
    Un altro elemento cruciale emerso è stato il ruolo dei dati, oggi in quantità senza precedenti, la cui combinazione consente di costruire modelli predittivi sempre più affidabili, capaci di ottimizzare il traffico e migliorare i servizi. Ma è necessario rafforzare le capacità di analisi e definire standard comuni per la condivisione.
    L'incontro di Madrid è stato un importante momento di confronto tra due Paesi impegnati, con approcci diversi ma complementari, nella trasformazione dei propri sistemi di mobilità. Dalla condivisione di buone pratiche alla presentazione di progetti di ricerca e sviluppo già attivi, è emerso un quadro ricco di potenzialità.
    "A poche settimane dall'evento organizzato all'Esposizione Universale di Osaka, siamo orgogliosi di avere esteso il respiro internazionale dei progetti sviluppati da Most con i suoi partner, che rappresentano delle eccellenze nazionali non solo per il loro contenuto, ma per le collaborazioni pubblico-private", ha dichiarato Gianmarco Montanari. "Una formula vincente, che integra al meglio le rispettive competenze delle università e delle aziende, la cui collaborazione è essenziale per vincere le sfide del presente e del futuro", ha concluso.
   

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