Riprende il 'cammino' della mostra
"Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani", curata dal
Consiglio nazionale del Notariato e dalla Fondazione italiana
del Notariato, che farà tappa ad Imperia, dal 21 maggio all'11
giugno, grazie alla collaborazione con il Consiglio notarile di
Imperia e Sanremo e il Rotary Club Imperia, nell'ambito del
Festival della Cultura mediterranea. L'iniziativa - nata a Roma
in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, e riproposta a
Genova, Mantova, Milano, Modena, Piacenza, Torino, Palermo,
Bologna e Berlino - racconta la Penisola "da un punto di vista
inedito, quello delle ultime volontà degli uomini che ne hanno
fatto la storia", giacché "sarà possibile leggere il testamento
di Alessandro Manzoni, Gioachino Belli, Alfonso La Marmora,
Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe
Verdi, Giuseppe Zanardelli, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro,
Eduardo Scarpetta, Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio,
Giovanni Agnelli Senior, Luigi Pirandello, Grazia Deledda,
Enrico Caruso, Lina Cavalieri, Guglielmo Marconi, Enrico De
Nicola, Alcide De Gasperi, Papa Giovanni XXIII, Papa Paolo VI,
Giorgio Ambrosoli, Enzo Ferrati, Odoardo Focherini, Giorgio La
Pira". Il testamento, recita una nota dei professionisti, "oltre
ad essere un atto mediante il quale una persona manifesta la
propria volontà e dispone dei propri diritti per il tempo in cui
avrà cessato di vivere, spesso racconta, del suo autore, non
solo la situazione familiare ed economica, ma soprattutto
l'animo, le scelte morali, civili, le propensioni e il
carattere. Quando il privato diventa pubblico, c'è sempre un
atto notarile a sancirlo. È proprio il caso dei testamenti", si
legge. Negli studi dei notai, "si conservano e si formano ogni
giorno, infatti, documenti, i testamenti, che raccontano le
storie, le difficoltà, i lasciti morali, filosofici e politici,
le scelte economiche di italiani che hanno contribuito a segnare
la storia del nostro Paese e che questa mostra vuol far
conoscere a tutti". Ad oggi sono oltre 40.000 i visitatori
complessivi, soprattutto giovani, a dimostrazione dell'interesse
del pubblico nel conoscere le memorie più intime di grandi
italiani: un patrimonio culturale conservato che difficilmente è
possibile visionare.
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