La legge sull'equo compenso per le
prestazioni libero-professionali "è sotto attacco", perciò
l'impianto va difeso, giacché non mancano tentativi, "come
quello dell'Anac (Autorità anticorruzione), di voler indebolire
la norma, togliendo pezzo dopo pezzo".
Lo afferma il vicepresidente di Confprofessioni Andrea Dili,
prendendo parte stamani al forum dell'Ungdcec, Unione giovani
dottori commercialisti, ricordando, tra l'altro, che la legge,
in vigore dal maggio del 2023, è nata su impulso della stessa
presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni.
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