"Il Segretario generale della Nato
Rutte dice che dobbiamo adottare una 'mentalità di guerra' e
prepararci a spendere in difesa non il 2 ma almeno i 3% del Pil
entro il 2030. Per l'Italia questo significa arrivare dai 33
miliardi di oggi non a 40 ma addirittura a 60 miliardi in cinque
anni. Se raggiungere l'obiettivo del 2% concordato nel 2014 -
che nel 2022 sotto Draghi il partito di Meloni voleva impegnarsi
a conseguire entro quest'anno, ipotesi scongiurata solo grazie
allo stop di Conte - significa spendere circa 7 miliardi l'anno
in più rispetto a oggi, arrivare al 3 richiederebbe addirittura
17 miliardi in più all'anno: follia pura. Follia economicamente
e socialmente insostenibile che il Partito Trasversale della
Guerra sostiene giocando sulla paura di una guerra imminente e
inevitabile dicendo - Crosetto lo ha ripetuto anche ad Atreju -
che non ha senso continuare a dire che i soldi in armamenti sono
sottratti a sanità e istruzione perché se in guerra non avremo
le armi adeguate non ci saranno più né ospedali né scuole.
Questo è terrorismo psicologico ed è inaccettabile". Lo
dichiarano i parlamentari M5S delle Commissioni Difesa di Camera
e Senato.
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