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Consiglieri del Csm di centrodestra: 'Aprire una pratica disciplinare per Lo Voi'

Consiglieri del Csm di centrodestra: 'Aprire una pratica disciplinare per Lo Voi'

'Iscrizione notizie di reato di premier e ministri non conforme'

ROMA, 31 gennaio 2025, 19:23

 di Chiara Acampora

ANSACheck
Archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mentre gli attacchi da parte del centrodestra non accennano a placarsi, il procuratore di Roma Francesco Lo Voi finisce nel mirino del Csm con la richiesta di un'apertura di una pratica che potrebbe portare di fatto, a un procedimento disciplinare.

I consiglieri laici dei centrodestra del Consiglio superiore della magistratura hanno chiesto al Comitato di presidenza, con un documento, l'apertura di una pratica in prima Commissione per individuare "eventuali profili disciplinari, in relazione alle modalità e tempi" dell'iscrizione nel registro delle notizie di reato dei vertici di governo per la vicenda Almasri, il generale libico arrestato in Italia ma poi rilasciato e rimpatriato.

In sostanza, i laici Isabella Bertolini, Claudia Eccher, Daniela Bianchini, Enrico Aimi e Felice Giuffrè sostengono che non si è trattato di un atto 'dovuto', ma 'voluto', sposando dunque la linea di Giorgia Meloni. Per i consiglieri "non è conforme" e fanno riferimento all'interpretazione dell'articolo 335 del codice di procedura penale, modificato dalla riforma Cartabia, che "prevede che l'iscrizione riguardi un 'fatto, determinato e non inverosimile, riconducibile in ipotesi a una fattispecie incriminatrice' e che risultino 'indizi a suo carico'".

Citano una circolare della Procura di Roma del 2017, poi richiamata dallo stesso Csm e due sentenze della Cassazione, secondo cui "è ineliminabile una componente di discrezionalità valutativa del pubblico ministero". La prossima settimana il Comitato di presidenza del Csm dovrà discutere della richiesta e giovedì prossimo potrebbe essere deliberata la trasmissione alla prima commissione per poi avviare l'iter.

Intanto oggi l'avvocato Luigi Li Gotti, che ha presentato l'esposto da cui si è mossa la Procura, è voluto tornare sull'argomento: Almasri? "La notizia è che una persona che doveva stare in carcere viene sottratta al giudizio della Corte penale internazionale". In un'intervista a Rai Radio1 ha parlato anche del suo schieramento politico. "Attualmente mi sento di sinistra, non voto a destra dalle politiche del 1994" ha affermato raccontando di aver fatto parte del Msi quando era ragazzo.


E il caso Almasri non è l'unico terreno di scontro di questi ultimi infuocati giorni tra il Governo e il procuratore di Roma.


Il procuratore Lo Voi potrebbe essere bersaglio di un'iniziativa disciplinare da parte del Ministero della Giustizia, con l'eventuale coinvolgimento del Consiglio superiore della magistratura. Si potrebbe anche arrivare, in ipotesi più remota, a una pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale.
Al centro della vicenda un documento classificato come riservato dall'Aisi che sarebbe stato inserito negli atti di un'indagine e reso accessibile alle parti. Il fascicolo era stato aperto a carico di alcuni giornalisti del 'Domani' per rivelazione di segreto e nato da un esposto del capo di gabinetto della presidenza del Consiglio, Gaetano Caputi.

Ad alimentare il polverone c'è poi la diatriba sui voli di stato. Tempo fa il procuratore della Capitale aveva fatto ricorso al presidente della Repubblica e al Consiglio di Stato contro il provvedimento adottato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano con cui gli ha sospeso l'uso dei voli di Stato. Mentre oggi si è aperto un nuovo capitolo sul Covid.

"Il procuratore capo di Roma ci ha messo tre giorni per iscrivere mezzo Governo nel registro degli indagati. E' apparso invece alquanto meno celere nei confronti della Commissione bicamerale d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid" ha tuonato la capogruppo di FdI Alice Buonguerrieri. Sulla stessa linea Ignazio Zullo, capogruppo di FdI in commissione Sanità che parla di ritardo "singolare". 

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