Forza Italia apre il dibattito sul ritorno dell'immunità parlamentare. L'idea sulla quale si ragiona e che potrebbe essere contenuta in una proposta di legge è quella del ripristino dell'articolo 68 della Costituzione così com'era prima della riforma, post Tangentopoli, del 1993 ovvero con la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei parlamentari non solo, come avviene oggi, per l'arresto o l'utilizzo di intercettazioni ma anche per l'avvio di indagini.
"Non ne abbiamo parlato ma potrebbe essere un'idea - sottolinea il leader azzurro Antonio Tajani - io personalmente non sono contrario". Quella riforma, sottolinea Stefania Craxi "significò una sottomissione della politica" e "i danni sono evidenti a tutti". Quello del ripristino dell'immunità è un "tabù" che va superato anche per il capogruppo in commissione Giustizia alla Camera Tommaso Calderone sul quale lavorare cercando comunque "la massima condivisione".
Una condivisione che non sembra arrivare, però, da Fratelli d'Italia. Il tema - spiegano fonti del partito della premier - non è una priorità e non è nel programma di governo dopo di che se Forza Italia avanzerà una proposta verrà valutata. Si tratta, per altro, di una ipotesi di riforma costituzionale che richiederebbe, dunque, parecchio tempo per l'entrata in vigore.
"Non vedo ragioni per modificare il testo vigente dell'articolo 68", taglia corto il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato Alberto Balboni (FdI). "I parlamentari - osserva - hanno già l'insindacabilità delle opinioni espresse, che trovo giusta e se un parlamentare commette un reato comune è giusto, a mio avviso, che ne risponda come qualsiasi altro cittadino". Non chiude, però, la Lega che guarda con attenzione alla proposta che la Fondazione Einaudi ha detto di voler avanzare a stretto giro in materia. Attraverso un testo parlamentare, se ci sarà attenzione da parte della politica, oppure con una proposta di legge di iniziativa popolare. "Apprezzo un'iniziativa innanzitutto culturale - sottolinea in proposito il sottosegretario alla Giustizia della Lega, Andrea Ostellari - che merita di essere approfondita senza connotazioni di partito. Sia il Parlamento a valutare il percorso migliore per riequilibrare i poteri", è il suo invito. E' un tema che va "sottratto alla demagogia", sottolinea anche il leghista Alberto Bagnai.
Ma le opposizioni vanno all'attacco. "Dopo il ripristino dei vitalizi in Senato e l'aumento degli stipendi dei ministri ecco che ci provano con l'immunità e il ritorno di uno scudo che renda intoccabili esponenti del governo ed eletti! Sono in pieno delirio di onnipotenza", commenta il leader M5s Giuseppe Conte. Il governo scappa sul caso Almasri - stigmatizza anche la presidente dei deputati Dem Chiara Braga - "e mostra invece le sue reali priorità: reintrodurre l'impunità per ministri e parlamentari, mettere i pubblici ministeri sotto il controllo dell'esecutivo e intervenire sul sistema giudiziario per potersi addirittura scegliere i giudici". No secco anche da Avs con il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli che dice duro: "Mentre milioni di italiani sono costretti a rinunciare al riscaldamento per il caro bollette, il governo Meloni e i suoi alleati non trovano niente di meglio da fare che tentare di garantirsi nuovi scudi giudiziari".
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