Il Papa è consolato
dalle tante preghiere per la sua salute e questo movimento di
preghiera per Papa Francesco è anche un segno dell'unità della
Chiesa. Lo dice il Sostituto alla Segreteria di Stato, monsignor
Edgar Pena Parra, in una intervista al Sir. Pena Parra è una
delle poche persone che in questi giorni hanno incontrato il
Pontefice ricoverato al Policlinico Gemelli.
"Quando ho potuto incontrarlo durante le visite che ho fatto
al Gemelli insieme al cardinale Segretario di Stato, Pietro
Parolin, il Santo Padre ha espresso tanta riconoscenza per
queste iniziative di preghiera e penso che sia per lui un grande
segno di consolazione che il Signore gli sta regalando", ha
detto all'agenzia dei vescovi.
"La preghiera per il Papa è un bellissimo affresco dell'unità
della Chiesa", tiene a sottolineare in controtendenza rispetto
alla narrazione di una Chiesa già divisa per la scelta di un
nuovo futuro Pontefice. Mons. Pena Parra fa notare invece che,
mentre Francesco affronta la malattia, "ci troviamo tutti
insieme, come fratelli, a pregare per il nostro pastore",
testimoniando affetto, vicinanza e solidarietà.
"Portando nel corpo i segni della fragilità e della malattia,
come ogni essere umano, il Papa desidera essere ancora una volta
un testimone del Vangelo, e per questo annuncia la presenza
amorevole del Signore che si prende cura di noi e non ci lascia
soli nel momento della prova", dice ancora Pena Parra, che è tra
i più stretti collaboratori di Francesco. Il calvario che sta
attraversando il Papa in questi giorni è "una testimonianza che
incoraggia e sostiene tutti coloro che si trovano nella
sofferenza e rinfranca il loro cuore. Il Papa che tante volte
nel suo Magistero ci ha richiamati alla misericordia e alla
tenerezza del Signore, anche nel momento della malattia vuole
ricordarci che il Signore si prende cura di noi e non ci
abbandona mai".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA