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Il riarmo spacca ancora le coalizioni. Schlein: 'Cambiamo il piano Ursula'

Il riarmo spacca ancora le coalizioni. Schlein: 'Cambiamo il piano Ursula'

Tajani: 'Siamo favorevoli alla difesa europea'

ROMA, 06 marzo 2025, 17:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 "Noi confermiamo le critiche alle proposte avanzate da Von der Leyen e lavoreremo, siamo qui al vertice per cambiare queste proposte per farle andare nella direzione che chiediamo". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando a Start su SkyTg24 collegata da Bruxelles prima del vertice dei Socialisti.

Video Schlein (PD): 'Prematuro discutere di truppe italiane di peacekeeping'

"Siamo favorevoli a una difesa comune - ha aggiunto - e contrari al riarmo dei 27 Paesi, noi contestiamo a questo piano che le proposte agevolano la spesa nazionale in difesa che non produce difesa comune". Sarebbe inoltre, per la segretaria dem, un "errore madornale" prendere risorse dai fondi di coesione.

"Ribadirò che noi siamo sempre stati a favore della difesa europea, era il grande sogno di De Gasperi e poi di Berlusconi e se adesso si concretizza questo sogno non può che essere un fatto positivo. Per quanto riguarda poi la questione dei fondi di coesione noi non li useremo perché devono essere destinati a fare altre cose e quindi non c'è alcuna preoccupazione su questo". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani, entrando al vertice del Ppe a Bruxelles.

"Certamente dobbiamo arrivare alla spesa del 2% del Pil rispettando gli impegni presi con la Nato. Dobbiamo lavorare per garantire la sicurezza e la sicurezza è un concetto ampio sia sul fronte interno che esterno. Non bisogna pensare che siamo un'armata di guerrafondai. Difesa è garantire la sicurezza degli italiani e degli europei".

"Non ci sono divisioni, per quel che riguarda il Consiglio di oggi, siamo tutti favorevoli ad un strategia che rafforzi la sicurezza. Poi bisognerà vedere nel concreto, discutere non è mai sbagliato. Noi come Forza Italia siamo favorevoli a rafforzare la nostra sicurezza", ha detto Tajani rispondendo ad una domanda sulle divisione all'interno del governo sul tema della difesa europea.

"Mi pare assolutamente impossibile pensare di garantire la sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa senza un solido rapporto transatlantico e senza la Nato. E' fondamentale, e l'abbiamo detto fin dal inizio, senza gli Stati Uniti non si può fare. Detto questo, significa anche che noi dobbiamo fare la nostra parte, cioè spendere di più per la nostra sicurezza. Sicurezza non è la guerra, significa anche la sicurezza delle nostre strade, dei nostri concittadini che vivono ogni giorno, magari correndo dei rischi e minacce come il terrorismo", ha detto Tajani.

Il ministro degli Esteri  ha poi risposto a una domanda sul fatto che il ministro Giorgetti abbia criticato il piano di riarmo Ue proposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen: "Bene, quella è l'opinione di Giorgetti, a me invece pare essere un buon piano che dovremmo applicare e studiare, io certamente lo sostengo". 


   

Conte: 'Il piano per le spese folli in armi non cade dal cielo'

 "Il piano Von der Leyen per spese folli in armi dei Paesi europei non cade improvvisamente dal cielo. Il governo Meloni - di cui fa parte anche Salvini - né è totalmente e pienamente responsabile. Se l'Italia potrà spendere oltre 30 miliardi in più in armi e spese militari mentre mette solo 3 miliardi sul caro bollette e porta la sanità rispetto al Pil ai minimi da 17 anni dobbiamo dire grazie a Meloni".

Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte. "È stata Meloni - aggiunge - a firmare i folli vincoli europei che ci costringono a stringere la cinghia su sanità, scuola e servizi (Patto di stabilità) ed è stata sempre Meloni a insistere per avere via libera per la spesa sfrenata in armi".

 "Qui potete sentire alcune delle tante dichiarazioni con cui Meloni e Tajani - aggiunge riferendosi ai video allegati al post - chiedono più investimenti militari ed esultano per averli ottenuti. Tutto questo non era nel loro programma elettorale e non risulta che i cittadini li abbiano votati dandogli questo mandato". "Dobbiamo fermare questa folle logica - conclude - per cui si spende sempre di più in armi, mentre si tagliano le buste paga e restano le briciole per famiglie e aziende che chiudono per le bollette. Il 5 aprile tutti in piazza". 

La Lega: ' Il 74% degli italiani vuole fondi per la sanità, altro che armi'

"I dati Ipsos parlano chiaro: per il 74% degli italiani, la salute è una priorità assoluta, ovvero 3 persone su 4. Servono investimenti concreti per ridurre i tempi d'attesa, in particolare nei pronto soccorso, e per colmare la grave carenza di personale sanitario. Queste sono le vere emergenze, altro che le armi". Così Emanuele Monti, responsabile nazionale del dipartimento Sanità della Lega, dopo la riunione dei dipartimenti del partito che si è tenuta a Montecitorio con il segretario Matteo Salvini.

"L'Italia è il secondo paese più anziano al mondo dopo il Giappone, con un'età media di circa 47 anni e oltre 14 milioni di over 65 - prosegue - che rappresentano quasi un quarto della popolazione. In Europa, oltre il 30% della popolazione soffre di almeno una malattia cronica e il trend è in aumento a causa dell'invecchiamento. Siamo il continente più vecchio e con più pazienti cronici al mondo: è evidente che la salute debba essere la priorità assoluta. Per la Lega, questa è la giusta direzione.
Investire nella sanità significa garantire cure adeguate ai cittadini e costruire un sistema più efficiente per affrontare le sfide del futuro". 

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