Il deficit nei bilanci della
sanità umbra riscontrato dalla maggioranza di centro sinistra
"avrebbe portato al commissariamento". Lo ha ribadito la
presidente della Giunta Stefania Proietti intervenendo in
Assemblea legislativa sulla mozione di sfiducia nei suoi
confronti presentata dalla minoranza di centrodestra dopo il
varo della manovra legata proprio ai conti della sanità.
Secondo la governatrice "il Governo di questa Regione non
lo fa una persona e non lo fa nemmeno una giunta ma l'intera
maggioranza che oggi si è espressa (contro la mozione di
sfiducia - ndr)".
Proietti ha quindi detto che "243 milioni di euro è il
disavanzo al 31 dicembre 2024 delle quattro aziende sanitarie
umbre, certificato dai direttori generali". "Avrebbe portato al
commissariamento ad acta - ha aggiunto - se non avessimo trovato
copertura. Quale era la soluzione a questo disavanzo conclamato?
Senza questa manovra si poteva solo fare il taglio dei servizi.
Siamo stati costretti a una decisione della quale ci prendiamo
tutte le responsabilità. Tre numeri: 34 milioni sono il
disavanzo conclamato, 12 milioni vanno a coprire parte del fondo
di dotazione, sei milioni sono i tagli che il Governo esercita
solo quest'anno e il totale fa 52 milioni di Irpef addizionale
che dovremo prelevare nel 2025 dai cittadini (il 73 per cento
non subirà alcun aumento)".
Proietti ha annunciato l'astensione sulla mozione di
sfiducia nei suoi confronti.
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