La Formula 1 2025 riparte praticamente da dove aveva lasciato, quella del 2024, confermando che quello che sta per iniziare sarà un anno di transizione in termini di performance in vista della stagione 2026 che vedrà l'avvento di nuovi team (Audi e Cadillac) e di regole rivoluzionarie per le monoposto in fatto di dimensioni e potenza elettrica dei motori.
Uno scenario, al netto di grandi novità come l'avvento in Ferrari del sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, e il ritorno di un pilota italiano titolare nel Circus come Kimi Antonelli in Mercedes, confermato da quanto visto nei test invernali in Bahrain prima del via della ufficiale il 16 marco all'Albert Park di Melbourne in Australia.
Una tre giorni molto movimentata sulla pista nel deserto di Sakhir tra pioggia, sabbia, vento e blackout elettrici che ha messo in evidenza la sostanziale stabilità dei rapporti di visti alla fine del campionato scorso con la McLaren davanti a tutti in termini di passo e giro secco, seguita da una Ferrari che ha convinto solo a tratti con il nuovo arrivato Hamilton molto più ottimista del compagno monegasco Leclerc ed una Mercedes in continua crescita che ha firmato il miglior tempo nell'ultimo giorno di test con George Russell e dove già impressiona il driver bolognese Antonelli.
Riguardo agli ex dominatori della la Red Bull, dopo avere chiuso il 2024 in affanno le prove in Bahrain hanno dato maggiori certezze alla scuderia del quattro volte iridato Verstappen, uscito in crescendo nella giornata conclusiva. Impossibile escludere il fuoriclasse olandese dai pronostici per Melbourne, anche se resta ancora qualche dubbio sul bilanciamento aerodinamico e sull'affidabilità della prima macchina del dopo Adrian Newey.
Nessuna discussione sul fatto che in vista del primo Gp in Australia Norris e Piastri fanno paura. Tutti i segnali ricavati dalla tre giorni di test in Bahrain lo confermano: a Melbourne si troveranno condizioni climatiche diverse rispetto al meteo capriccioso che ha caratterizzato queste prove. Farà molto più caldo anche rispetto a oggi, quando l'asfalto della pista di Sakhir ha toccato i trenta gradi, ma niente sembra poter intaccare la solidità della vettura di Woking, il cui passo sul giro singolo e in simulazione gara è stato impressionante sia con entrambi i piloti alla guida della monoposto arancione.
In totale, in 25 ore di test in Bahrain sono stati percorsi 3.896 giri, pari a 21.090,564 chilometri. "Tre giornate di test abbastanza particolari quelle che si sono svolte - ha spiegato Mario Isola, direttore Motorsport di Pirelli, fornitore unico delle gomme nel Circus -. Da anni il Bahrain è sede dell'unico test pre campionato perché di solito ci sono condizioni meteo molto favorevoli ma stavolta non è stato così, soprattutto nei primi due giorni. Le basse temperature e il forte vento hanno disturbato il lavoro delle squadre e hanno reso ancor più difficile del solito l'interpretazione dei risultati proprio per la mancanza di riferimenti su un tracciato come questo con temperature così basse".
"Non abbiamo visto dei veri e propri performance run che ci potessero permettere di valutare appieno le differenze di prestazione fra le varie mescole - ha sottolineato ancora Isola - mentre per il degrado delle tre mescole più dure è chiaro che, con le basse temperature, è molto contenuto. La grande mole di dati raccolta ci permette di preparare il primo Gp della stagione: a Melbourne porteremo in pista le stesse mescole, come nomenclatura, dello scorso anno (C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft) e avremo così un primo vero assaggio delle mescole più morbide".
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