Il Comitato olimpico
internazionale (Cio) ha esortato le federazioni sportive a
mostrare sensibilità nella gestione deli confronti tra atleti
ucraini e russi che gareggiano come neutrali, dopo la squalifica
di giovedì dell'ucraina Olha Kharlan ai Mondiali di scherma a
Milano. La quattro volte campionessa del mondo di sciabola
Kharlan è stata squalificata con una decisione definita
"assolutamente vergognosa" dalla presidenza ucraina per non aver
stretto la mano alla sua avversaria russa Anna Smirnova, contro
cui aveva vinto e che era scesa in pedana a Milano come "atleta
neutrale".
Kharlan, 32 anni, aveva ricevuto il via libera per competere
in mattinata, dopo che il Ministero dello sport ucraino aveva
cambiato la propria precedente politica di impedire ai suoi
atleti di affrontare russi o bielorussi che gareggiavano come
neutrali. Il cambio di rotta del ministero ha ridotto le
possibilità di un boicottaggio dell'Ucraina all'Olimpiade di
Parigi.
"Questa decisione consentirà agli atleti ucraini di
partecipare a competizioni internazionali e permetterà loro di
qualificarsi per i Giochi di Parigi 2024 - il commento di un
portavoce del Cio -. Siamo lieti che venga data loro questa
opportunità, e allo stesso tempo siamo consapevoli dei difficili
conflitti interni che potrebbero avere, data l'aggressione
contro il loro paese". "Pertanto, incoraggiamo le federazioni
internazionali a gestire situazioni - ha aggiunto - che
coinvolgono ucraini e individui atleti neutrali con il
necessario grado di sensibilità. Continuiamo a essere pienamente
solidali con gli atleti ucraini e la comunità olimpica
dell'Ucraina".
Dal proprio territorio e da quello della Bielorussia, la
Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio 2022, quattro giorni
dopo la cerimonia di chiusura dei Giochi invernali di Pechino
2022, violando la tregua e la carta olimpica.
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