Il centro sportivo di Caivano,
intitolato alla memoria di Pino Daniele, "assolve pienamente il
ruolo sociale per cui è stato concepito, come attrarre
l'interesse dei giovani e adolescenti, incentivarli alla pratica
sportiva e supportare le famiglie, a partire da quelle meno
abbienti, nel prevenire fenomeni di devianza, disagio ed
emarginazione. Inoltre, contribuisce al rilancio dell'intera
area circostante, territorio che, fino a poco tempo fa, era noto
principalmente per episodi di cronaca negativa, nell'ambito di
una più ampia offerta sportiva che il governo ha trasformato,
attraverso una serie di interventi di riqualificazione
infrastrutturale". Lo ha detto il ministro per lo sport e i
giovani, Andrea Abodi, in Aula alla Camera rispondendo a
un'interrogazione del sindacato ispettivo. Abodi, poi, ha
ricordato che il centro "è aperto a tutti e conta oggi ben 1500
iscritti: tra questi ve ne sono molti che non pagano le rette,
perché hanno un ISEE familiare al di sotto della soglia minima.
Inoltre tutte le scolaresche del territorio possono usufruire
degli impianti per le ore di educazione fisica, oltre al fatto
che una parte del centro è aperta per praticare gli sport di
strada, a cominciare dallo skate, e vi è un campo di basket a
uso libero". Inoltre, conclude il ministro, "grazie alla
sinergia istituzionale tra il Commissario straordinario di
Governo, Sport e Salute, il Gruppo Sportivo Fiamme Oro ed i
competenti uffici regionali, è stata anche risolta la questione
legata all'impossibilità della spendita dei voucher sportivi
della Regione Campania, che attualmente risultano utilizzabili
anche per le attività sportive presso il centro Pino Daniele".
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