Prima finale ai cinque nastri per le
Farfalle della nuova era della ginnastica ritmica azzurra post
Maccarani, alla prima uscita nella Coppa del mondo a Baku in
Azeirbaigian. Alexandra Naclerio, Giulia Segatori, Laura
Golfarelli, Chiara Badii e Sofia Sicignano (in panchina Serena
Ottaviani), all'esordio con l'attrezzo che più insidioso non ce
n'è, sbagliano parecchio, è vero, un po' come quasi tutte,
inclusi i fuori pedana di Bulgaria, Kazakhstan e Israele, ma
centrano la final eight di specialità con il sesto punteggio,
18.850, su quattordici squadre in gara. La difficoltà di 9.6 e
l'artistico da 6.30, con tanti elementi saltati però, compensano
il 2.950 di esecuzione, conseguenza di una routine sporcata da
collaborazioni fallite e attrezzi a terra. Poco male, dopodomani
si riparte da zero e a guardare resteranno compagini quotate
come Giappone, Germania e Stati Uniti. Davanti c'è la Cina, che
è tutt'altro che vicina, a quota 25.350, con le bulgare alla
ruota di due decimi, nonostante la penalità di tre. Entrambe
hanno ottenuto un 12.2 di difficoltà che parla da solo. Bene
l'Ucraina, terza provvisoria a 21.350, e il Kazakhstan a seguire
con 20.850. Davanti alle azzurre, a centroclassifica, ci sono
sempre le israeliane, come a Parigi, con un 8.8 di nota D che
lascia aperta la porta a qualunque interpretazione. Entrare in
finale (diretta domenica mattina su La7) era l'obiettivo del
debutto, ora che sono in società, nell'élite dei piccoli
attrezzi, le aspettiamo, le "New-Butterflies", domani sera, nel
misto, pregustandoci le sorprese di Pasqua.
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