La pubblica accusa del processo
contro Gjert Ingebrigtsen, padre ed ex coach del campione
olimpico Jakob Ingebrigtsen, ha chiesto una condanna a 30 mesi
(due anni e mezzo) di carcere per l'uomo accusato di presunta
violenza fisica e psicologica sui figli.
Gli abusi sarebbero stati compiuti nei confronti di Jakob, 24
anni, e della sorella Ingrid, 18 anni, per un periodo totale di
14 anni, dal 2008 al 2022. L'uomo nega le accuse a suo carico.
Il processo, cominciato a marzo, si concluderà il 15 maggio.
Oggi l'accusa ha sottolineato, nel corso dell'arringa, di
ritenere che le accuse contro Ingebrigtsen senior giustifichino
una pena complessiva di due anni e mezzo di carcere, secondo
quanto riportato dall'emittente NRK. "È uno dei familiari più
stretti di Jakob ad aver esercitato violenza contro di lui. Lo
ha aggredito e minacciato", ha detto in aula il procuratore
Angjerd Kvernenes.
Heidi Reisvang, uno degli avvocati di Gjert Ingebrigtsen, ha
dichiarato al quotidiano VG che chiederà l'assoluzione per il
suo assistito perché "riteniamo che la richiesta di condanna
presentata in questo caso sia troppo elevata".
Jakob Ingebrigtsen e due dei suoi fratelli, Henrik e Filip,
anche loro atleti, hanno sconvolto la Norvegia nell'ottobre 2023
accusando il padre di aver usato "violenza fisica" e "minacce"
per educarli nel modo che l'uomo riteneva essere il più giusto.
In precedenza, l'anno prima, quindi nel 2022, avevano interrotto
i rapporti con il padre. Jakob Ingebrigtsen è il più vincente
dei tre, avendo conquistato l'oro ai Mondiali sui 5.000 metri
nel 2022 e nel 2023 e conquistato i titoli indoor dei 1.500 e
3.000 metri quest'anno a Nanchino. Alle Olimpiadi ha invece
conquistato l'oro nei 1.500 metri a Tokyo 2021 e l'oro dei 5.000
metri ai Giochi di Parigi dell'estate scorsa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA