Quattordici anni fra successi, il favoloso 'triplete' del 2015 su tutti, e delusioni, i flop delle due ultime stagioni, tanta passione e tanti ricordi. Federico Pasquini, generale manager della Dinamo Banco di Sardegna Sassari - ma è stato anche allenatore - dice addio ai biancoblù.
Lo ha fatto ufficialmente questa mattina, in un minuto di conferenza stampa tutta d'un fiato per non cedere alle emozioni: "Sono un tipo passionale, sanguigno e ho sempre messo questo nel mio lavoro e con la Dinamo. Quando un giorno mi sono svegliato e non ho più sentito questo, ho chiamato Stefano (il presidente Sardara, ndr) e gliel'ho detto. E finisce così. Ringrazio tutti per quello che mi è stato concesso di vivere in questi 14 anni qui a Sassari. E mi fermo qui, altrimenti mi squaglio".
L'annuncio dell'addio era nell'aria da qualche giorno. Oggi Pasquini ha voluto ufficializzare la separazione per non dare adito a nessuna polemica. La partita di sabato sera in trasferta con Trieste, sarà la sua ultima gara con Sassari. "L'errore più grande che è stato fatto è avere cambiato troppi giocatori negli ultimi due anni", ha detto prima del commiato. "Se non si tiene una base solida da cui ripartire, tutto diventa più difficile. È stato un errore, un mio errore, me ne prendo la responsabilità".
La Dinamo dovrà quindi voltare pagina per la prossima stagione, partendo proprio da un nuovo general manager per costruire un roster competitivo e rilanciarsi dopo due stagioni deludenti.
I sassaresi sono già salvi e sono fuori dai playoff: "Vogliamo vincere, andare in campo determinati e tornare a casa con una vittoria per chiudere nel migliore dei modi la stagione", ha detto in conferenza stampa l'assistant coach Massimiliano Oldoini.
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