"La Lazio ti prende, ti avvolge come una mamma con il proprio figlio. 125 anni sono un traguardo storico, importante ed emozionante. La società è ricca di storia con presidenti, allenatori e giocatori e migliaia di tifosi che l'hanno amata e la amano. Far parte di questa storia è motivo di orgoglio. Sono felice di far parte di questa storia, poche società al mondo ne hanno così tanta, i laziali devono esserne orgogliosi".
Così Ciro Immobile, a Radio Laziale, rende omaggio alla società biancoceleste nell'anniversario dei 125 anni.
L'ex capitano, poi, si proietta al futuro ammettendo come "se dovessi scegliere, per un post carriera, è ovvio che la mia priorità è la Lazio. Mi capita di tornare a Roma, ho casa e credo che tornerò lì a vivere alla fine. Vorrei finire il mio percorso qui nel migliore dei modi - prosegue parlando dell'esperienza al Besiktas - e poi vorrei poter salutare la mia gente, è il mio chiodo fisso. Se ci sarà la possibilità di tornare ne sarei felice, chissà cosa mi riserva il futuro".
Infine un pensiero sull'addio: "Non ho mai dato la colpa a nessuno del mio addio. Quando sei stato in un posto tanti anni e ti hanno amato così tanto probabilmente fanno fatica ad accompagnarti alla porta. Si deve avere l'intelligenza, quando ami così tanto una cosa, di capire quando è meglio farsi da parte. Prima che accada qualcosa di brutto che rovini il percorso bisogna dire è stato bello, ci rivediamo più avanti", conclude.
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