"La Vis Pesaro 1898, ritenendo
gravemente lesiva la rappresentazione offerta, ha disposto la
sospensione del Direttore Sportivo Michele Menga e ha disposto
accertamenti al fine di valutare l'eventuale coinvolgimento
dello stesso nelle vicende millantate dal sig. Salvatore Bagni e
disporre conseguentemente ulteriori provvedimenti. La società
sportiva si riserva di tutelare la propria immagine e
reputazione nelle sedi più opportune, al fine di evitare
ulteriori strumentalizzazioni". Il club marchigiano, impegnato
in queste ore contro il Rimini nei play off della Serie C, è
passato ai fatti dopo il clamore suscitato dal servizio di 'Le
Iene' andato in onda ieri sera, in cui sono stati messi in luce
dei presunti comportamenti non leciti in relazione al
tesseramento di alcuni calciatori, con l'ex di Perugia, Inter e
Napoli Salvatore Bagni, attualmente attivo nel mondo dello
'scouting, e finito nell'occhio del ciclone.
Nel servizio viene citato anche il ds della Vis Pesaro,
appunto Menga, e Bagni, nel corso della conversazione con la
'Iena' Luca Sgarbi che si finge il fratello di un giovane
calciatore, sottolinea quello che sarebbe il suo potere
contrattuale e i rapporti con i club ("Ti dico, la Serie C non è
un problema. Tutti mi devono qualcosa, per quello che li piazzo
da tutte le parti, tutte le società"), lasciando intendere
l'esistenza di un sistema relazionale consolidato, in cui i
favori e le conoscenze sembrano contare più delle abilità dei
ragazzi, esplicitando anche che "quelli che non scegliamo noi
devono pagare, per forza". E ancora: "per meno di 30 mila euro
noi non facciamo niente". Poi sostiene che "alla Vis Pesaro
sicuramente ti fanno giocare titolare". E precisa: "noi di
quelli che pagano ne abbiamo 13. Sono tutti nei settori
giovanili professionisti", e a questo proposito, fa capire, non
mancano le complicità di qualcuno all'interno delle società
stesse, e qui entra in scena Menga ("la nostra fortuna è che io
non nascondo niente perché la mia società è al corrente di
tutto, dalla cosa sbagliata alla cosa giusta").
Ma la Vis Pesaro 1898 si dichiara "totalmente estranea ai
fatti riportati" nel corso della trasmissione e "respinge con
fermezza ogni tentativo di accostare il proprio nome a vicende
di cui è completamente estranea", ritenendo la rappresentazione
televisiva "gravemente lesiva". La parola passa ora alle sedi
competenti e si attendono sviluppi anche sul fronte Le Iene.
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