"E' stata una stagione difficile, ma
volevo esserci: credo nella maglia azzurra e in questa squadra.
Ho cercato di mettermi a disposizione delle compagne. Quando è
partita Anna ero a tutta e non sono riuscita a seguirla. Ci
siamo guardate, avevamo Elena Pirrone davanti, abbiamo provato
ad allestire una difesa. Al penultimo giro sono iniziati i
crampi, mi sono detta 'resisti un altro po'', magari serve".
Così Tatiana Guderzo commenta la prova su strada Elite femminile
valida per i Mondiali di ciclismo, a Innsbruck (Austria), vinta
dall'olandese Van der Breggen e che le e' valso il bronzo.
"Quando è partita la canadese ho visto le mie compagne in
affanno. Ho pensato 'ci devo andare io' e sono andata - aggiunge
l'atleta vicentina -. Strada facendo, soffrendo ma stringendo i
denti, ho trovato la forza per staccare le altre e raggiungere
un sogno: una medaglia in un Mondiale è l'emozione più bella".
"All'inizio di questo Mondiale ero sicura che qualcuna di noi
avrebbe preso una medaglia", conclude.
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