Borse contrastate in Asia e
Pacifico in quella che per molte piazze finanziarie è la
penultima seduta dell'anno. Già domani infatti diversi mercati
saranno chiusi e quelli aperti chiuderanno la seduta in
anticipo. Fa eccezione Tokyo (-0,96%), che sarà aperta per
l'intera giornata, ma resterà poi chiusa fino a venerdì 3
gennaio. In calo Taiwan (-0,37%), Seul (-0,22%) e Sidney
(-0,32%), positive invece Hong Kong (+0,05%) e Shanghai
(+0,21%), ancora in fase di scambi insieme a Mumbai (+0,02%) e
Singapore (+0,33%). In rosso i future sull'Europa, domani a
ranghi ridotti, e sui listini Usa, che saranno invece aperti per
l'intera seduta.
In calo il greggio (Wti -0,14% a 70,5 dollari al barile)
insieme al gas naturale (-0,79% a 47,36 euro al MWh) che gira in
negativo dopo un avvio brillante. Debole l'oro (-0,36% a
2.617,36 dollari l'oncia) mentre appare stabile il dollaro a
quasi 0,96 euro, 157,85 yen e 0,79 sterline. Scende a 114,4
punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in ribasso di 0,2 punti sotto al 3,54%
e quello tedesco invariato al 2,39%.
Meglio delle stime l'indice Pmi manifatturiero del Giappone a
49,6 punti, contro i 49,5 attesi e i precedenti 49 punti. In
arrivo oggi solo l'inflazione in Spagna e l'indice
manifatturiero della Fed di Dallas dagli Usa.
Sulla piazza di Tokyo pesanti i titoli dei produttori di
semiconduttori Socionext (-4,65%), Advantest (-2,64%)( e Disco
(-2,35%). In difficoltà il comparto auto a partire da Nissan
(-5,73%) e Mitsubishi (-3,18%), destinate a fondersi con Honda
(+0,26%). DEbole TYoyota (-1,32%), tiene invece Subaru
/(-0,07%). In ordine sparso i bancari Mitsubishi Ufj (+0,74%),
Sumitomo Mitsui (-0,08%), Mizhuo (-0,51%) e Nomura (-0,5%).
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