Per le società a partecipazione
pubblica non sarà previsto l'obbligo di integrare i consigli con
almeno un rappresentante dei lavoratori. E' quanto deciso oggi
nell'ambito delle votazioni in commissione Finanze della Camera
sul ddl sulla partecipazione dei lavoratori al capitale, alla
gestione e ai risultati dell'impresa. Tra le modifiche al
provvedimento c'è stata infatti la soppressione dell'articolo 5,
proposta dalla Lega, che prevedeva che le società dovessero
integrare il consiglio di amministrazione "con almeno un
amministratore" rappresentante gli interessi dei lavoratori.
Polemica l'opposizione secondo cui la mossa sottenderebbe
l'intenzione della maggioranza di facilitare la cessione di
partecipazioni nelle società pubbliche senza che i lavoratori
possano esprimere un parere in consiglio.
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