Per parecchio tempo ha fatto
lavorare la moglie come contabile nella sua azienda ma senza
versarle lo stipendio. Poi, quando lei trovò un impiego nel
settore turistico, le impedì di lavorare chiamandola in
continuazione. C'è anche questa fra le condotte contestate a un
uomo condannato per maltrattamenti a Torino con una sentenza
convalidata dalla Cassazione.
L'uomo è stato accusato di condotte vessatorie, controllanti,
denigratorie. I giudici però hanno anche sottolineato i
"comportamenti volti a ostacolare l'emancipazione economica
della moglie" sul presupposto che era "meglio che rimanesse a
casa con i figli".
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