(di Francesco Rodella)
In Spagna è conosciuto come il caso
della "sentenza Bernini". E la vicenda si può ora considerare
giunta al suo epilogo, con una grata notizia: d'ora in avanti la
"Scultura del Gange", una statuetta in bronzo opera del grande
artista barocco e recentemente restituita al patrimonio
nazionale iberico grazie all'intervento della giustizia, dopo
essere andata perduta per oltre un secolo, sarà finalmente
visibile al pubblico a Madrid.
Il pezzo d'arte, risalente al XVII secolo, è stato infatti
riportata alla sua base originale, situata nella Galleria delle
Collezioni Reali: un modellino della celebre Fontana dei quattro
fiumi, la scultura posizionata al centro di Piazza Navona a
Roma, realizzato da Gian Lorenzo Bernini stesso probabilmente
come regalo diplomatico per il monarca Filippo IV, su incarico
del papa Innocenzo X.
La rocambolesca traiettoria di questa statuetta del Gange come
oggetto smarrito potrebbe essere iniziata verso la fine del XIX
secolo: a partire da quel momento, infatti, nei registri
d'archivio disponibili spariscono gli elementi che vi fanno
riferimento. Ma nel 2021 è arrivato il colpo di scena: esperti
in antiquariato dell'istituzione spagnola del Patrimonio
Nazionale hanno notato la piccola scultura nel catalogo di una
casa d'aste a Barcellona, dove era finita una volta passata in
mani private. Da subito non hanno avuto dubbi: dal loro punto di
vista, non si trattava di un pezzo genericamente attribuibile
alla "scuola fiorentina", dal valore di circa 2.000-2.400 euro,
come erroneamente indicato, ma di un originale del Bernini. A
quel punto, è scattato l'intervento dello Stato: la statuetta è
stata dichiarata "non esportabile" dal Ministero della Cultura,
mentre la polizia ha indagato per ricostruirne il percorso. In
una sentenza pubblicata il 20 maggio 2024, poi, un tribunale di
Madrid ha sancito che l'opera andava riconsegnata a Patrimonio
Nazionale: l'istituzione è infatti stata considerata sua
legittima proprietaria, visto che il pezzo aveva a lungo fatto
parte delle collezioni dei reali spagnoli, di cui è custode.
La statuetta ora è stata rimessa al suo posto all'interno del
modellino della "Fontana dei quattro fiumi", in cui tuttavia
mancano, in quanto a loro volta andate smarrite, le
raffigurazioni degli altri tre fiumi presenti nella scultura
originale (Nilo, Río de la Plata e Danubio). "Questa è una
mostra eccezionale del lavoro di Bernini", sostiene Virginia
Albarrán, responsabile della sezione scultorea presso la
Galleria delle Collezioni Reali di Madrid, "lo osserviamo nella
potenza anatomica della figura, nel suo elegante movimento e
nella straordinaria espressività del volto". Per poterla
riposizionare, è stato necessario un lavoro preliminare sul
modellino, consistente in particolare nel sopprimere alcuni
elementi non previsti inizialmente che ne impedivano un incastro
ottimale. "Ora la figura è stata sistemata definitivamente",
spiega la restauratrice Isabel Delgado, che poi aggiunge: "È da
30 anni che guardo quest'opera, ma solo adesso, una volta
rimessa la statuetta al suo posto, riesco a riconoscerne il
senso originale e capisco cosa voleva trasmettere il Bernini".
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